NO al Bullismo! Questo è stato l'urlo che si è alzato in coro da più di 400 studenti dell'istituto Antonietti, sul lago d'Iseo, dopo l'orribile vicenda accaduta qualche giorno fa.
Il tutto ha inizio tra i banchi di scuola. Un gruppo di ragazzi decide di prendere di mira uno studente. La vicenda si trascina per qualche settimana, finché il ragazzo non decide di reagire. Ci troviamo in stazione, i bulli iniziano a prenderlo in giro per gli strani calzini a pois che indossa e tentano di rubargli il cappello, fino quando lui non ci sta più. Cerca di fermare il branco, ma si ritrova da solo contro tutti. I ragazzi iniziano a spintonarsi. I bulli, per vendicarsi dell'affronto, spingono il ragazzo verso i binari. Nel frattempo, inizia a suonare la campana che preannuncia l'arrivo del treno.
Alcuni studenti, però, decidono di intervenire. Il peggio viene evitato e il nostro ragazzo si ritrova con alcuni lividi per la caduta. Arrivato a casa, la madre decide di denunciare il tutto.
La risposta dei compagni di scuola non si è fatta attendere. Federico Martinelli e Edoardo Piantoni, due rappresentanti d'istituto e R.I.S. (Rappresentanti d'Istituto ScuolaZoo), decidono di organizzare un evento nel cortile della scuola per ribellarsi a questa vicenda orribile. Più di 400 ragazzi decidono di raccogliere la sfida. Si presentano a scuola indossando a vista dei calzini a pois, anche e soprattutto per far sentire la loro vicinanza al ragazzo vittima di bullismo. E non solo, si presentano in cortile con loro anche preside, vice-preside e una 30ina di professori.
"È stata una gioia vedere una tale partecipazione", dice Federico, "Dei giovani d'oggi si parla spesso e volentieri "male", definendoli una generazione di scansafatiche e disinteressati. Io trovo che non sia così. Oggi ne abbiamo avuta la dimostrazione."
"La manifestazione di stamattina è stata il simbolo che il bullismo può e deve essere combattuto in tutte le scuole, perché lo studio è un diritto per tutti" - dichiara Edoardo
Noi di ScuolaZoo non possiamo che sentirci vicini al ragazzo. Prima di tutto siamo o siamo stati anche noi studenti e molti di noi sanno cosa significhi essere vittima di bullismo. È per questo che vi invitiamo a reagire, a farvi sentire, a cercare aiuto. Il primo aiuto andrebbe ricercato nei vostri genitori. So perfettamente che può sembrare difficile, ma è una battaglia che non potete e non dovete affrontare da soli.
Gli anni del liceo saranno tra i migliori della vostra vita, non lasciate che un gruppo di animali ve li possa rovinare.
Se aveste bisogno anche solo di un aiuto, vi lascio la nostra mail: sos.studenti@scuolazoo.it. Forza e coraggio!