Torniamo a parlare di
edilizia scolastica. Nella cittadina di
Fondi lo spazio dedicato alle scuole
non basta più e la provincia non interviene. Cerchiamo di capire perché.
La storia ci è stata raccontata da
Marco Di Russo, uno dei nostri
R.I.S. (
Rappresentante d'Istituto ScuolaZoo), seriamente preoccupato per la sua scuola. Ma procediamo con calma.
Il tutto ha inizio qualche anno fa. Viene costruito un
edificio apposito per
ragioneria, pensato per contenere circa
1000 studenti, mentre ne viene designato uno per il
classico e uno per il
linguistico, più piccoli del precedente.
Nel corso degli anni, purtroppo, la situazione si ribalta.
Ragioneria diventa sempre più piccola, mentre i
secondi crescono a dismisura. Pur di starci, infatti, alcune classi sono "
temporaneamente" sistemate in
aula magna, nel
laboratorio di chimica, in un'aula per disabili e altre 5 in una
succursale, pensata però solo per 90 persone.
Il nostro
R.I.S., appena entrato in carica, ha deciso di affrontare fin da subito la situazione. Ci racconta che sono
5 anni che la scuola richiede a provincia e regione con
urgenza la creazione di un
nuovo polo. Ma, ogni anno, il provvedimento viene fermato perché
ragioneria si oppone. La provincia, allora, emana una
sospensiva di un anno, continuando a ritardare semplicemente la
decisione definitiva.
Un'altra soluzione possibile sarebbe
scambiare la struttura di
ragioneria con quella del
liceo classico, anche se si tratterebbe di una
soluzione tampone temporanea. Purtroppo non sembra che tutti siano ben disposti a questo cambio.
Nel caso più disperato, invece, i licei potrebbero utilizzare come
succursale le aule libere di ragioneria, anche se dividere un liceo in due strutture non è mai la scelta più opportuna.
Il problema è che per
5 anni il
linguistico e il
classico hanno cercato di organizzarsi al meglio, occupando tutti gli spazi a disposizione. L'anno prossimo, purtroppo, se le
iscrizioni dovessero continuare a salire,
non ci sarebbe più
spazio per sistemare i nuovi iscritti e la situazione diventerebbe ingestibile.
Vogliamo davvero che i ragazzi passino le loro giornate a
litigare con provincia e regione o tra di loro, invece che dedicarsi ad attività più interessanti? I
rappresentanti dovrebbero occuparsi del
concerto di Natale, della Giornata della Creatività, delle assemblee, a rendere speciale ogni giornata e
non scontrarsi contro una
burocrazia che sembra
non ascoltarli.
La loro richiesta è legittima. Vogliono più spazio e più adeguato per riuscire ad organizzarsi al meglio.
E' davvero chiedere troppo?