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Maturità 2019: la nostra maturanda spiega il colloquio orale

11 luglio 2019

Esame Maturità 2019: la nostra maturanda racconta il suo orale e cosa farà dopo l'esame

Cari amici, sembra strano non rivolgermi più a voi definendovi maturandi. Gli esami sono finiti ma le crisi esistenziali non solo rimangono ma addirittura aumentano! Abituatevi amici miei: la vostra vita da questo momento in poi sarà una serie infinita di scleri, ritardi, esami da preparare, aerei da prendere e, soprattutto, se come me avete scelto la vita da studente fuorisede all'università. Prima di pensare al futuro, volgiamoci un attimo a ciò che è appena stato e che rimarrà nella storia: l’esame orale di Maturità 2019. colloquio maturità 2019

Orale Maturità 2019: com'è il colloquio con la commissione

Sono stata l’ultima del mio dipartimento scolastico a sostenere il colloquio orale di questa Maturità 2019. Immaginate di essere gli unici presenti a scuola, oltre alla vostra migliore amica, vostro padre, la commissione e l’inserviente addetta alla chiusura dello stabile che continua a mettervi fretta perché alle 11:30 dovete ancora pescare la busta mentre ci sono 50 gradi all’ombra ma se ne percepiscono almeno il doppio, in totale assenza di condizionatori mentre l’ansia continua a salire e salire e salire fino ad esplodere all’ennesimo ticchettio dell’orologio. Ecco: questo è stato il mio esame. Mi sono autoconvinta di non essere ansiosa quando, in realtà, ero tesa come le corde di un violino. Nonostante l’ansia, nonostante l’incognita della busta, nonostante il caldo, nonostante tutto, contrariamente ad ogni aspettativa il mio esame non poteva andare meglio di quanto non sia andato. Vi ricordate le nostre previsioni apocalittiche sulla scelta della busta, tutti i meme creati ad hoc, i gruppi di supporto su Twitter e Telegram?

Colloquio Maturità 2019: come si svolge

Beh, dimenticateli perché adesso possiamo finalmente affermare che è finita! Che ci crediate o meno, amici miei, è finita davvero, siamo sopravvissuti, siamo ancora integri e la busta non rappresentava la fine del mondo almeno, non nel mio caso. Dopo l’ansia iniziale ho deciso di scegliere l’ultima busta, l’ultima proprio come me e tutti gli esami che ho sostenuto fino ad ora nella mia vita. Il documento contenuto all’interno era un articolo di giornale che annunciava la firma dell’armistizio da parte dell’Italia con gli alleati americani. Ho deciso di vertere il mio colloquio più sul ruolo dell’intellettuale emarginato proprio a causa della guerra, piuttosto che sulla guerra in sé, analizzando la figura dell’inetto nella letteratura italiana e straniera: parlando di Joyce in inglese, di Unamuno in spagnolo e di Sartre e Camus in francese. Ho poi scelto di analizzare il pensiero filosofico di uno dei più grandi filosofi esistenzialisti, Kierkegaard, per poi concludere con la Seconda Guerra Mondiale e con la teoria della relatività in fisica. Ho poi esposto la mia opinione sull’alternanza scuola lavoro concentrandomi non solo sui lati positivi ma soprattutto su quelli negativi, nella speranza che le opinioni dei ragazzi siano prese ad esempio per migliorare l’esperienza scolastica delle prossime generazioni. Quando mi è stato chiesto cosa voglio fare da grande, mi sono lanciata in un monologo sull’importanza della parola e su quanto il potere di questa e della letteratura mi abbiano influenzata nella scelta del mio percorso di studi universitario. Ho più volte affermato di sentire il bisogno di lasciare una traccia del mio passaggio in questa vita, proprio attraverso la scrittura, concludendo con un soliloquio sull’importanza della cultura per cambiare il mondo in meglio.

Maturità 2019: la fine degli esami

Applausi, lacrime e sorrisi: così posso riassumere il mio esame. Ho avuto la fortuna di trovare professori che pur non conoscendomi si sono appassionati alla mia causa esistenziale . Mi sono sentita a casa, il clima che si respirava era gioioso e sereno. Sia i membri interni che quelli esterni hanno fatto di tutto per farmi sentire a mio agio nonostante fossero esausti dopo aver esaminato più di 50 alunni. Contrariamente ad ogni aspettativa, questa Maturità 2019 ha apportato delle novità interessanti, persino l’idea della busta che rimanda al famosissimo programma condotto da Maria De Filippi “c’è posta per te” che è stata oggetto di scarno da parte di noi ragazzi il cui meme più rappresentativo era proprio “Maria, io chiudo la busta”, si è poi rivelata particolare e favorevole allo sviluppo cognitivo di noi ragazzi. In conclusione, questa Maturità 2019 è riuscita a sorprendermi in positivo. Indipendentemente dal risultato finale, sono orgogliosa di aver dimostrato a me stessa di poter affrontare qualsiasi tipo di situazione senza mai lasciarmi andare alla disperazione e perdermi d’animo. Quest’anno scolastico è stato particolarmente difficile per me ragion per cui, qualsiasi risultato sarà ben accetto in quanto rappresentazione di una forza d’animo che non credevo di avere. Nell’attesa dell’affissione degli ultimi voti, continuate a ripetere come un mantra che non siete il vostro numero e mai lo sarete poiché non esiste numero che possa quantificare la vostra persona. Credete sempre in voi stessi, nelle vostre capacità e riponete grandi speranze nel vostro futuro. La vera sfida inizia adesso! Auguri a me e a voi amici miei. Finalmente possiamo affermare di essere maturi, se non nelle azioni almeno sulla carta scritta! A presto, Mariaconsuelo Tiralongo
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