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Saggio breve sulla violenza sulle donne: svolgimento e riflessioni sul femminicidio

24 novembre 2017

Saggio breve sulla violenza sulle donne e il femminicidio

Uno dei temi più d'attualità e sensibili degli ultimi anni è senz'altro (e purtroppo) il femminicidio, un fenomeno che assume le forme di una vera piaga sociale e tutti, studenti compresi, sono invitati a riflettere sull'argomento per trovare soluzioni e arginare il problema. La violenza sulle donne sarà probabilmente, quindi, oggetto di un saggio breve durante l'anno scolastico (soprattutto in vista della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre) e potrebbe essere un possibile tototema per la Prima Prova di Maturità 2019. Non sai bene cosa scrivere in un testo sulla violenza sulle donne e sul femminicidio? Hai bisogno di uno spunto? Allora non perdere il nostro saggio breve svolto sulla violenza sulle donne, con documenti, riflessioni e commento. Se vuoi una panoramica generale su come trattare l'argomento in una relazione o nella tesina non perdere: saggio breve femminicidio 2

Documenti per saggio breve sulla violenza sulle donne

Per prima cosa, il saggio breve ha la caratteristica di basarsi su alcuni documenti, come articoli di giornali, estratti di libri e saggi, che dovrai utilizzare nel tuo testo per sostenere la tua tesi di fondo e per argomentarla. Ecco i documenti che abbiamo scelto per il nostro saggio breve sulla violenza sulle donne. Documento 1 "Oltre cento donne in Italia, ogni anno, vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. E' una vera e propria strage. Ai femminicidi si aggiungono violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime: sono infatti migliaia le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso. [...]  I numeri del femminicidio non sono certi e variano di qualche unità, ma sicuramente le donne uccise da un uomo, con cui hanno o hanno avuto un rapporto affettivo o familiare, non sono in diminuzione. Nel 2016 se ne sono contate 120. Anche nel 2017 la media è di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia". ("Violenza sulle donne, la strage continua", articolo pubblicato da Ansa il 21 settembre 2017). Documento 2 "La violenza più diffusa, al contrario di quanto si pensa, è quella che avviene all’interno delle mura domestiche, ovvero in ambito familiare. La violenza domestica consiste in una serie continua di azioni diverse ma caratterizzate da uno scopo comune: il dominio e controllo da parte di un partner sull’altro, attraverso violenze psicologiche, fisiche, economiche, sessuali. Il meccanismo che meglio definisce le fasi di una condizione di violenza domestica subita da una donna viene chiamato “spirale della violenza” o “ciclo della violenza” ad indicare le modalità attraverso cui l’uomo violento raggiunge il suo scopo di sottomissione della partner facendola sentire incapace, debole, impotente, totalmente dipendente da lui. Le fasi della spirale della violenza possono presentarsi in un crescendo e poi “mescolarsi”. Isolamento, intimidazioni, minacce, ricatto dei figli, aggressioni fisiche e sessuali si avvicendano spesso con una fase di relativa calma, di false riappacificazioni, con l’obiettivo di confondere la donna e indebolirla ulteriormente" ("Cos'è la violenza contro le donne", articolo pubblicato su www.direcontrolaviolenza.it). Documento 3 "Senza un’educazione ai sentimenti e all’empatia sin dai primi anni di scuola e di socializzazione come ci si può aspettare che scompaiano i modelli sessisti e gli stereotipi che vogliono l’uomo cacciatore e la donna preda? La prova che non c’è altro da fare contro la violenza se non aprire le porte delle case e delle scuole al confronto formativo sull’empatia, le emozioni e quindi sulla sessualità è sotto gli occhi di chiunque in Italia. E non parlo solo di diciassettenni squilibrati e pericolosi, ma anche di uomini in divisa che ammettono di non sapere, e volere, controllare il desiderio, che da umanissima espressione di piacere diventa sopraffazione" ("Violenza sulle donne: come stiamo crescendo i maschi di domani?" articolo di Monica Lanfranco pubblicato sul Fatto Quotidiano online il 14 settembre 2017).

Testo sulla violenza sulle donne: saggio breve svolto

Dopo aver letto i documenti e la consegna della traccia non ti resta che iniziare a svolgere il saggio breve. Qui trovi lo svolgimento suddiviso per la scaletta.

Saggio breve sulla violenza sulle donne: titolo e consegna

Un saggio breve, oltre a contenere il riferimento ai documenti, deve anche avere un titolo e un destinatario. Scegliamo titolo e consegna per il nostro saggio breve sulla violenza sulle donne.
  • Titolo: Quanto è importante parlare di femminismo?
  • Consegna: rivista di attualità

Saggio breve sul femminicidio: introduzione

È giusto parlare di "femminicidio"? Alla luce dei dati Istat e degli ultimi fatti di cronaca, dall'omicidio della sedicenne Noemi Durini, uccisa dal suo "fidanzato" diciassettenne, e quello di Nicolina Pacini, 15 anni, uccisa dall'ex della mamma, la risposta sembrerebbe lapalissiana, ma non è così. Un po' come avviene con il termine "femminismo", c'è chi taccia il termine "femminicidio" come il volere dare più importanza alla vita di una donna rispetto a quello di uomo. "Perché si parla solo di uomini che uccidono le donne e non del contrario?", "Gli uomini uccisi in totale sono più delle donne", commenti di questo tipo sono spesso sulla bocca dell'opinione pubblica. È quindi importante chiarire cosa si intende per femminicidio: con questo termine non si indica l'omicidio di una donna tout court, ma quando questo avviene all'interno dell'ambito familiare e/o viene commesso da padri/fidanzati/mariti/ex/uomini di famiglia per esercitare  "il dominio e controllo da parte di un partner sull’altro, attraverso violenze psicologiche, fisiche, economiche, sessuali". La violenza sulle donne e il femminicidio sono quindi fenomeni particolari e specifici, su cui fortunatamente si è creata una grande attenzione mediatica a causa dell'alto numero di casi.

Saggio breve sulla violenza sulle donne e femminicidio: svolgimento

I numeri parlano chiaro: come riporta Ansa, citando dati Istat, nel 2016 le donne uccise dagli uomini che dicevano di amarle sono state 120 e il trend è rimasto invariato nel 2017, con la triste media di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia, mentre in totale, le donne vittime di almeno un abuso nel corso della loro vita sono circa 7 milioni. Oltre al femminicidio, che è l'epilogo più tragico possibile, sono infatti tantissime le donne che subiscono violenza nell'ambito domestico ed extradomestico, che sono perseguitate, picchiate, aggredite o sfregiate (si pensi ai casi di attacchi con l'acido) da uomini incapaci di accettare la fine di una relazione, l'indipendenza femminile, uno o più "no". La nostra società, nonostante l'emancipazione femminile, e l'istituzione di una Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, rimane spesso ancorata a una cultura maschilista, radicata sia in una parte di popolazione maschile che femminile, per cui la donna resta di fatto inferiore agli uomini. Spesso le donne si trovano in posizione economica, fisica e psicologica subordinata all'uomo e non hanno i mezzi o la capacità di reagire. Anzi, spesso si crea un meccanismo chiamato di "spirale della violenza” o “ciclo della violenza” con cui si indicano le modalità attraverso cui l’uomo violento raggiunge il suo scopo di sottomissione della partner facendola sentire incapace, debole, impotente, totalmente dipendente da lui, anche in colpa. Falsi riavvicinamenti, pentimenti sono poi altri meccanismi che l'uomo violento usa per tenere con sé la partner, tanto che molti femminicidi avvengono proprio in occasione dell'"ultimo incontro chiarificatore". La violenza sulle donne si può esercitare in tantissimi modi, anche senza arrivare agli estremi delle botte, della sottimissione fisica e psicologica e all'omicidio. Violenza sono tutte quelle azioni che si compiono contro la volontà di una donna. Violenza è quando si fanno dei complimenti un po' troppo spinti a una ragazza per strada, quando la si vuole rimorchiare a tutti i costi senza conoscerla, impedendole il passaggio, quando le si fanno delle battute sessiste che la fanno irrimediabilmente sentire inferiore, si pensi anche agli epiteti diffamatori, violenti e carichi di odio che vengono rivolti a figure istituzionali come la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, o a giornaliste e altre donne celebri, indipendentemente dall'essere d'accordo o meno sulle loro idee e le cose che fanno.

Saggio breve sulla violenza sulle donne: conclusione

L'intervento della polizia, dei magistrati, la certezza della pena sono fondamentali nella lotta alla violenza sulle donne, ma non sufficienti, se il problema non è percepito come tale nel tessuto sociale. La questione è prima di tutto culturale e va affrontata dal basso, partendo dalle scuole e dai giovani, insegnando loro "un’educazione ai sentimenti e all’empatia sin dai primi anni di scuola e di socializzazione" per combattere contro i modelli sessisti e gli stereotipi che vogliono l’uomo cacciatore e la donna preda. Vuoi un tema sulla violenza sulle donne e femminicidio e altre riflessioni? Trovi qui le nostre tracce svolte:
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