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Maturità 2018: "Non sarà più facile", parola del Ministro Fedeli

27 gennaio 2017
Brutte notizie per gli studenti che l'anno prossimo affronteranno la maturità 2018: "L'esame non sarà più facile anche se le prove sono ridotte a due: la seconda infatti potrà essere multidisciplinare". Sono le parole del Ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, che a questa "cattiva novella" ne ha aggiunta una positiva per i ragazzi delle scuole colpite dal sisma. Si farà il possibile per salvare l'anno scolastico e aumenterà il tempo delle iscrizioni.

Cambia il modo di valutare l'esame di maturità

Il Ministro poi, parlando del processo di valutazione della maturità, ha affermato che cambierà l'approccio. Come riporta il Sole 24 ore infatti: "Si darà maggior peso al percorso degli ultimi tre anni, stimolando i docenti ad esprimere una valutazione complessiva considerando anche il lavoro svolto dagli alunni nel triennio. Dire che una sola insufficienza non è abbastanza per non essere ammessi all'esame è l'esempio di come serva valutare meglio tutto il percorso del ragazzo". Intanto per quanto riguarda le materie in esame alla seconda prova è arrivata la conferma: usciranno lunedì 30 gennaio.

Graduatorie per i prof e nuovi concorsi per i presidi

"Dovremo affrontare concretamente anche le graduatorie " ha aggiunto poi il Ministro Fedeli specificando la sua volontà di
superare alcuni elementi di discriminazione che sono stati riscontrati in alcune aree di concorso. Per quanto riguarda i presidi, sarà loro il prossimo bando. Si dà così un'occasione per un avanzamento di carriera ai professori interessati risolvendo allo stesso tempo il problema delle numerose reggenze in atto.

Gli studenti in alternanza: cosa cambia

Tra le novità della legge 107 spiegate poi sempre dal Ministro, durante la presentazione delle linee programmatiche del suo ministero alle Commissioni Cultura riunite di Camera e Senato, si è parlato anche degli studenti in alternanza che, da mera sperimentazione, diventa pratica strutturale di didattica coinvolgendo 1,5 milioni di ragazzi e ragazze puntando ad approvare rapidamente la Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti in Alternanza.

Erasmus? Grande successo negli anni

In ultimo il Ministro ha parlato dell'esperienza Erasmus che, nel 2016, è stato un vero successo dando la possibilità a 678mila studenti di spostarsi all'estero per studiare. Tra le mete più amate troviamo Spagna, Germania e Regno Unito, quinto posto per l'Italia! Il MIUR vuole diventare così un luogo di incontro e confronto, non più un "simbolo" di scontro tra alunni, docenti e burocrazia.
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