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Maturità 2019: perché un commissario sarà più importante degli altri

10 giugno 2019

Orale Maturità 2019: chi è il commissario che guiderà il colloquio?

Più ci si avvicina al 19 giugno, data di partenza della Maturità 2019, più si riesce a delineare meglio la struttura delle prove scritte e dell'orale, modificati profondamente dalla riforma del Miur. Stando a quanto riportato dagli addetti al Ministero, il colloquio orale con la commissione sarà gestito da un commissario in particolare, scelto proprio da voi maturandi! Scopri con noi di ScuolaZoo perché l'interrogazione sarà strutturata in questo modo e come fare per scegliere il vostro commissario. Non perdete anche: orale maturità 2019 colloquio commissario

Colloquio Maturità 2019: solo un commissario guiderà il colloquio

In questi giorni si stanno svolgendo i corsi di formazione per i presidenti di commissione, finalizzati ad istruire tutti i docenti per la Maturità 2019. Con le diverse novità apportate dalla riforma, non solo gli studenti sono travolti dai
dubbi, visto che in primis gli insegnanti si ritroveranno a gestire un tipo di esame mai svolto prima d'ora. Il colloquio orale, ormai è ampiamente noto, non partirà con la tesina ma verranno estratti a scatola chiusa dei materiali che serviranno da spunto per dar via all'interrogazione. Sembrerebbe infatti che questa parte del colloquio venga gestita da un singolo professore per permettere al candidato di poter partire da un punto ben preciso senza ricevere troppi spunti.

Commissari Maturità 2019: perché la prima parte del colloquio sarà condotta da un commissario?

Il motivo di questa scelta tecnica potrebbe essere uno: immaginate di trovarvi di fronte alla commissione, senza avere idea di quale sarà il primo argomento di partenza. Una volta scelta la busta dei materiali e svelato il contenuto, è probabile che (in mancanza di direttive) diversi professori potrebbero fare delle domande inerenti alla loro materia, sempre riconducibili agli argomenti estratti. Scegliendo un solo commissario per questa parte del colloquio orale, si evita così la tempesta di domande o semplicemente lo stallo dell'interrogazione, causato dai professori che discutono su chi inizia a fare domande. È ovvio poi che man mano che il colloquio andrà avanti, gli altri docenti potrebbero introdursi gradualmente con quesiti inerenti le loro materie di competenza, ma così almeno l'alunno sarà messo nella condizione di affrontare l'interrogazione tranquillamente. (Credits Immagini: Pixabay)
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