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Prima Prova Maturità 2019: perché potrebbe uscire Carlo Levi nelle tracce?

14 giugno 2019

Prima Prova 2019: chi è Carlo Levi e perché potrebbe essere scelto dal Miur?

Con la Maturità 2019 alle porte le domande che tormentano gli studenti sono tante ma quella che crea più confusione riguarda le tracce e gli autori di Prima Prova 2019. Tra tototraccia, ricorrenze e anniversari, i nomi usciti fin ora sono davvero tanti ma alcuni, per motivi particolari, potrebbero essere molto più probabili di altri. Uno di questi è Carlo Levi, l'autore di Cristo si è fermato ad Eboli. Il suo nome non è così conosciuto tra i maturandi ma è legato ad un argomento molto d'interesse per l'attualità: la città di Matera, Capitale della Cultura 2019. Scopri con ScuolaZoo chi era e perché potrebbe essere scelto dal Miur! Vuoi scoprire quali sono gli altri autori e i temi più gettonati per la Prima Prova 2019? Scopri: carlo levi autori maturità 2019

Tracce Maturità 2019: chi è Carlo Levi

Carlo Levi è uno dei personaggi di spicco dell'epoca fascista. Di origine ebrea, nasce e vive a Torino dove inizia la sua carriera come giornalista e scrittore per il giornale locale La Rivoluzione Liberale. Conclude gli studi di medicina e si laurea, senza però praticare mai la professione di medico. Il suo nome diventa riconoscibile tra i piani alti del governo fascista
quando s'iscrive al movimento Giustizia e Libertà e proprio per questo motivo viene arrestato con l'accusa di sospetto antifascismo. La sua pena è l'esilio in Basilicata, precisamente ad Aliano, in provincia di Matera. La sua esperienza l'ha talmente colpito che da qui è nato il suo romanzo Cristo si è fermato ad Eboli, una narrazione realistica sulla popolazione e la vita in Basilicata, di cui poche persone in Italia avevano concezione.

Tototraccia Prima Prova Maturità 2019: cosa sapere sul Carlo Eboli e la sua opera più famosa

Carlo Levi si è quindi trovato in un ambiente del tutto diverso da quello in cui era nato e si era abituato a vivere. La Basilicata, ai tempi del fascismo, era una regione completamente isolata, pressoché rurale, quasi congelata indietro nel tempo. Le condizioni di vita dei contadini delle piccole città erano molto critiche: vivevano in alcune case ricavate dalle grotte carsiche in più di 10 persone, non avevano acqua corrente né elettricità e sopravvivevano grazie alla pastorizia e l'agricoltura. Alcune malattie, allora ormai del tutto debellate, lì si verificavano con una certa frequenza. Il governo rimase ignaro di questa situazione per molti anni e fu proprio l'opera di Carlo Levi che portò alla luce la triste realtà di questa zona d'Italia.

Cristo si è fermato ad Eboli di Carlo Levi: l'opera che fece rinascere Matera

Matera oggi è la Capitale della Cultura 2019 ma ottant'anni fa nessuno immaginava che potesse rinascere e farsi strada come patrimonio culturale. Cristo si è fermato ad Eboli è la denuncia di Carlo Levi sulle condizioni degradate in cui viveva la popolazione di Matera. In qualche modo, la sua opera ricorda vagamente le scritture veriste del Verga: uomini e donne di campagna, la loro realtà quotidiana e la lontananza dal mondo esterno. Grazie a Carlo Levi, l'amministrazione nazionale iniziò a considerare l'idea di far rinascere la Basilicata, dotandola di tutti i servizi necessari, alcuni esponenti della politica del dopoguerra visitarono Matera e investirono sulle infrastrutture, aiutando il popolo ad uscire dalla condizione di arretratezza in cui si trovava. Quindi, se Matera (e quindi l'Italia) oggi può vantare di un panorama del genere, è anche grazie alla penna di Carlo Levi. E se fosse proprio lui uno degli autori scelto dal Miur per la Prima Prova 2019? (Credits Immagini: Wikipedia)
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