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Eclissi 27 luglio 2018: è lunare o solare? Cosa sapere, differenze e significato

25 luglio 2018

Eclissi 2018: cosa succede in Italia e cosa sapere

Nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 luglio 2018 si verificherà uno di quegli avvenimenti che fanno alzare gli occhi al cielo: l'eclissi. Non stiamo tra l'altro parlando di un eclissi qualsiasi, ma di una davvero speciale: in Italia potremo vedere la Luna Rossa più lunga del secolo! Siamo quindi tutti pronti a goderci il bellissimo fenomeno astronomico per cui un corpo celeste qualsiasi (può essere un pianeta, il Sole, o un satellite come la Luna) si ponte tra una fonte di luce e un altro corpo celeste, creando un cono d'ombra che oscura il secondo. In genere si parla di eclissi solare e di eclissi lunare: a quale assisteremo il 27 luglio? Qual è il suo significato e cosa sapere su dove vederla e come? Non perdetevi la nostra spiegazione! Scopri come osservare l'eclissi di luna lunedì 21 gennaio 2019: [caption id="attachment_313661" align="alignnone" width="600"]solar-eclipse-2684387_960_720 Foto: Pixabay[/caption]

Eclissi lunare 27 luglio 2018: perché non è solare?

Partiamo subito dall'etimologia della parola eclissi, per poi arrivare alla risposta. "Eclissi" in greco significa "allontanarsi" letteralmente, e in modo figurato "nascondersi" o ancora meglio "scomparire". Nel caso del 27 luglio a svanire lentamente ma in maniera netta sarà la luna, in maniera totale. Si tratta infatti dell'eclissi totale di luna più lunga di tutto il secolo, della durata di più di un'ora e mezzo. Cosa significa ciò? Che il corpo celeste, in questo caso la luna, è oscurato completamente, in quanto ci troveremo nel cono d'ombra venutosi a creare dall'allineamento di Sole, la Terra e la Luna si trovano allineati: l'ombra del nostro pianeta andrà a coprire tutto il satellite, quando questo è nella fase di piena. Come funziona invece l'eclissi solare? La Luna va a coprire del tutto o in parte il Sole, ma a differenza della classica fase di luna nuova, in questa occasione l'allineamento perfetto dei pianeti fa sì che la Luna transiti tra il Sole e la Terra per la linea dei nodi, ovvero l’intersezione tra il piano dell’orbita terrestre e quello dell’orbita lunare. L'entità dell'eclissi è determinata dalle distanze tra Terra e Sole e Terra e Luna, con conseguenti cambiamenti del cono d'ombra.

Differenze tra eclissi solare e lunare

Anzitutto bisogna dire che le eclissi solari sono molto più facili da ammirare di quelle lunari, più rare, dato che ve ne sono almeno due e fino a cinque all'anno, mentre quelle del satellite in genere sono due (ma possono anche non verificarsi durante l'anno).
Entrambe però possono previste con largo anticipo, in quanto gli studi astronomici (sin dall'antichità) hanno permesso di conoscere a fondo il moto orbitale dei corpi celesti. Parliamo di quasi 2500 anni fa, quando con ciò che oggi chiamiamo il ciclo di Saros si era scoperto che tra due eclissi della stessa tipologia sarebbero intercorsi 18 anni, 11 giorni e 8 ore, ovvero il tempo necessario affinché Terra, Luna e Sole tornino nella stessa posizione.

Eclisse lunare e solari: precauzioni

Come è piuttosto noto, osservare in modo diretto il passaggio della Luna sul Sole (ovvero quella sezione azzurra che a mano a mano si allarga) è altamente sconsigliato. In primis perché senza filtri è possibile anche riportare danni alla vista, ma anche perché il bagliore del Sole rende molto difficile mantenere lo sguardo.È per questo che gli esperti raccomandano di usare occhiali speciali, binocoli equipaggiati da filtri, o ancora maschere da saldature. Non provate però a utilizzare gli occhiali da sole, vi fareste solo del male! Al contrario, l'eclissi lunare non provoca nessun danno: è possibile osservare la luna senza bisogno di protezioni particolari e filtri, quindi in vista del 27 luglio non preoccupatevi: basta alzare gli occhi al cielo e godersi lo spettacolo!

Eclissi 27 luglio 2018: qual è il suo significato?

Come abbiamo già anticipato, in passato le eclissi avevano significati particolari. I Persiani per esempio credevano che il fenomeno fosse una punizione divina, mentre invece i Maya, maggiormente versati nell'arte astronomica, non avevano alcun timore. Colombo sfruttò la sua conoscenza per ingraziarsi i nativi giamaicani Arawak, predicendo il sinistro fenomeno di un'eclissi lunare, ai tempi reputato sovrannaturale. Tra i contadini più ignoranti del Medioevo europeo si era diffusa la superstizione che le eclissi fossero causate dalle streghe tramite parole magiche sataniche, una sorta di ipnosi della Luna per farle deporre rugiada sui campi oppure l'arsura delle coltivazioni per quella solare. A Napoli invece le eclissi lunari possono essere guardate direttamente (come in effetti è possibile fare, non essendoci controindicazioni). Il numero del Lotto associato al fenomeno è il 7, che viene giocato il giorno successivo. Foto Copertina: Pixabay
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