Il
MIUR e il
Ministro Marco Bussetti hanno rivisto e revisionato l'
Alternanza Scuola-Lavoro. Finalmente gli studenti possono così farsi un'idea più chiara di ciò che li aspetta sotto diversi punti di vista come il
monte ore minimo obbligatorio. Dal 2019 infatti la
Manovra Bussetti sull'Alternanza Scuola-Lavoro prevede diversi cambiamenti come un nuovo modo di reclutamento degli insegnanti, una
riduzione proporzionata delle
ore studiato a seconda agli indirizzi di studio e più garanzie sulla qualità dei percorsi offerti agli studenti. Ma non solo, la
Manovra Bussetti prevede anche un incremento delle risorse per il tempo pieno e per l'inclusione scolastica, per l'assunzione di ricercatori e la creazione della Scuola Superiore Meridionale per la formazione. Iniziamo quindi a vedere come cambiano le
ore dell'Alternanza Scuola-Lavoro dal 2019.
Se non avete capito bene come funziona il progetto alternanza lavoro in vista dell’esame di Maturità 2019 leggete qua:
Se invece volete conoscere tutte le novità apportate dalla
Manovra Bussetti per la scuola 2019 le trovate qui:
Alternanza Scuola-Lavoro: le ore minime obbligatorie
Il
Ministro Bussetti ha dichiarato: "“Rilanciamo l’
Alternanza Scuola-Lavoro: riducendo le
ore minime obbligatorie". Lo scopo, a detta del
MIUR è quello di garantire percorsi di maggior qualità per tutti gli studenti. Una sorta di promessa che è stata mantenuta dal Ministero dell'Istruzione. La legge di Bilancio così ha rivisto l'
Alternanza Scuola-Lavoro che si chiamerà
Percorsi per le Competenze Trasversali. L'
orario minimo obbligatorio dell'Alternanza Scuola-Lavoro sarà così diviso:
- 90 ore nei Licei (oggi sono 200)
- 150 nei Tecnici
- 210 nei Professionali (oggi sono 400)
Secondo
Bussetti, il
monte ore precedente era troppo grande e questo carico eccessivo aveva quasi costretto le scuole ad accontentarsi di percorsi scadenti, scatenando l'ira di studenti e famiglie. Se vogliono, comunque, gli istituti scolastici potranno aumentare l’orario, in coerenza con i loro obiettivi formativi. La speranza è quindi che valga la legge del "Less is More", ossia meno, ma meglio.
Meno ore obbligatorie, ma svolte meglio, con maggiori possibilità reali di crescita da parte degli studenti che intraprendono questo percorso scolastico parallelo alle classiche ore di studio in classe.
(Fonte Immagini Pixabay)