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Bullismo a Scuola: studente bullizzato e chiuso in un cassonetto a Napoli

29 maggio 2019

Bullismo: a Napoli un nuovo caso in una scuola di Scampia

Il mondo della scuola è ormai in prima linea nella lotta contro il bullismo ma la piaga continua a dilagare tra i banchi di scuola: proprio in questi giorni è accaduto un altro fatto, a Napoli, portato alla luce da un video che gira sul web. Uno studente ha subito diversi maltrattamenti da parte di un branco di bulli ed è stato gettato in un cassonetto dell'immondizia come se fosse un sacchetto dei rifiuti. Noi di ScuolaZoo vi racconteremo il fatto e rifletteremo insieme a voi sulla questione che purtroppo getta un ombra sul mondo dei giovani di oggi. caso bullismo napoli a scuola

Napoli, nuovo caso di bullismo: cosa è successo

Il video è breve e immortala solo il momento in cui la vittima viene colpita dal gruppo di bulli e poi gettata in un cassonetto come se fosse un rifiuto umano. Il giovane, visibilmente scosso dalla violenza dei ragazzi e inerme davanti a questi atti, è stato preso di mira dal gruppo perché, a detta di alcune fonti vincine alla vittima, è affetto da problemi psichici. Come sempre, quindi, il bullismo si scaglia contro coloro che si pensa non siano in grado di reagire alle violenze gratuite ma c'è d'aggiungere che, in questo caso, i bulli erano tanti quindi la difesa sarebbe stata in ogni caso inutile. Il fatto è stato segnalato subito alle forze dell'ordine che in queste ore stanno procedendo con le
indagini per individuare i colpevoli di così tanta cattiveria.

Bullismo tra i giovani: perché continua ad esserci tanta cattiveria?

La storia del grosso che attacca il piccolo del branco è così vecchia che non possiamo identificare un inizio di questa pratica. Purtroppo questo atteggiamento si ripropone tra i giovani che, vissuti in un contesto di violenza o volenterosi di sfogare la loro frustrazione sugli altri, continuano a portare avanti la piaga del bullismo. L'ambiente scolastico è tra quelli più colpiti e i docenti cercano in tutti i modi di placare le violenze, denunciando gli atti di bullismo attraverso la discussione aperta in classe. Fino a pochi anni fa, però, il bullismo non veniva riconosciuto come tale e questo silenzio non ha fatto altro che assecondare il problema facendolo ingigantire. La risposta più efficace ai bulli è la denuncia: l'omertà non aiuta la vittima ma asseconda il carnefice. Dimenticate la vendetta personale: non sarebbe che altra violenza gratuita da cui non ne uscireste in alcun modo. Davanti ad un atto di bullismo la cosa più giusta da fare è quella che sta succedendo con il povero ragazzo di Scampia: denunciare e aiutare la vittima, con la consapevolezza che i "grandi", che amano farsi bulli davanti ai più deboli, capiranno che la vostra unione va oltre la loro brutalità e che, prima o poi, si troveranno soli e inermi, proprio come le persone contro cui scagliavano la loro furia gratuita.

Bullismo nelle scuole: i temi per riflettere

La parola bullismo riecheggia maggiormente tra i banchi di scuola e, ogni anno, sono numerose le vittime che subiscono atti di violenza ingiustificata. A scuola se ne parla tantissimo e spesso i professori decidono di assegnare un compito su questo tema per aiutare alla riflessione. Ecco alcune tracce svolte da cui prendere spunto: (Credits Immagini: Pixabay)
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