Bullismo: a Napoli un nuovo caso in una scuola di Scampia
Il mondo della
scuola è ormai in prima linea nella lotta contro il
bullismo ma la piaga continua a dilagare tra i banchi di scuola: proprio in questi giorni è accaduto un altro fatto, a
Napoli, portato alla luce da un
video che gira sul web. Uno
studente ha subito diversi
maltrattamenti da parte di un
branco di bulli ed è stato gettato in un
cassonetto dell'immondizia come se fosse un sacchetto dei rifiuti. Noi di ScuolaZoo vi racconteremo il
fatto e rifletteremo insieme a voi sulla questione che purtroppo getta un ombra sul mondo dei giovani di oggi.
Napoli, nuovo caso di bullismo: cosa è successo
Il
video è breve e immortala solo il momento in cui la
vittima viene colpita dal gruppo di
bulli e poi gettata in un
cassonetto come se fosse un rifiuto umano. Il giovane, visibilmente scosso dalla
violenza dei ragazzi e inerme davanti a questi atti, è stato preso di mira dal gruppo perché, a detta di alcune fonti vincine alla vittima, è affetto da problemi psichici. Come sempre, quindi, il
bullismo si scaglia contro coloro che si pensa non siano in grado di
reagire alle violenze gratuite ma c'è d'aggiungere che, in questo caso, i bulli erano tanti quindi la
difesa sarebbe stata in ogni caso inutile. Il fatto è stato segnalato subito alle
forze dell'ordine che in queste ore stanno procedendo con le
indagini per individuare i colpevoli di così tanta cattiveria.
Bullismo tra i giovani: perché continua ad esserci tanta cattiveria?
La storia del grosso che attacca il piccolo del branco è così vecchia che non possiamo identificare un inizio di questa pratica. Purtroppo questo atteggiamento si ripropone tra i
giovani che, vissuti in un contesto di
violenza o volenterosi di sfogare la loro
frustrazione sugli altri, continuano a portare avanti la piaga del
bullismo. L'ambiente scolastico è tra quelli più colpiti e i docenti cercano in tutti i modi di placare le
violenze, denunciando gli
atti di bullismo attraverso la discussione aperta in classe. Fino a pochi anni fa, però, il bullismo non veniva riconosciuto come tale e questo silenzio non ha fatto altro che assecondare il problema facendolo ingigantire. La
risposta più efficace ai bulli è la
denuncia: l'omertà non aiuta la vittima ma asseconda il carnefice. Dimenticate la vendetta personale: non sarebbe che altra violenza gratuita da cui non ne uscireste in alcun modo. Davanti ad un atto di bullismo la cosa più giusta da fare è quella che sta succedendo con il povero ragazzo di Scampia: denunciare e
aiutare la vittima, con la consapevolezza che i "grandi", che amano farsi bulli davanti ai più deboli, capiranno che la vostra unione va oltre la loro brutalità e che, prima o poi, si troveranno soli e inermi, proprio come le persone contro cui scagliavano la loro furia gratuita.
Bullismo nelle scuole: i temi per riflettere
La parola
bullismo riecheggia maggiormente tra i
banchi di
scuola e, ogni anno, sono numerose le
vittime che subiscono atti di violenza ingiustificata. A scuola se ne parla tantissimo e spesso i professori decidono di assegnare un
compito su questo tema per aiutare alla
riflessione. Ecco alcune
tracce svolte da cui prendere spunto:
(Credits Immagini: Pixabay)