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Orale Maturità 2018: quante materie ci sono?

27 giugno 2018

Maturità 2018: quante materie ci sono all'orale?

Siamo arrivati all'ultimo step della Maturità 2018: l'esame orale. Dopo il colloquio, saremo finalmente liberi di festeggiare e di andare in vacanza, mettendo i libri in fondo ad un cassetto, ma per il momento dobbiamo purtroppo perderci tra tesina e tante (troppe) materie in vista delle domande che i commissari esterni e interni potranno farci. Il ripasso per gli orali è iniziato: come riuscire a ottenere un buon voto o almeno raggiungere un diplomatico 60? Per capire cosa ripassare bisogna prima inquadrare quante materie bisogna studiare in base al numero di professori presenti in commissione di Maturità. Qui vi spiegheremo cosa studiare in base al numero di materie presenti in commissione. Non sapete quando sono le date degli orali e come funziona il voto? Leggete qui:

Materie Orale Maturità 2018: quante sono?

Come ormai sappiamo e come avrete sicuramente notato durante gli scritti, i professori parte della commissione sono 6 quindi le materie su cui sarete interrogati sono sicuramente le 6 materie di competenza dei commissari interni ed esteri. Dovete però considerare anche un altro fattore: un professore può essere docente di più materie, ad esempio storia e italiano, latino e greco, fisica e matematica. Questo comporta un aumento delle materie da studiare perché, se presente tra le vostre materie di studio, anche il secondo insegnamento di uno dei docenti potrebbe essere oggetto d'esame. Ad esempio, un docente di latino e italiano non può fare una domanda di letteratura latina ad un ragazzo di un istituto tecnico, mentre può benissimo farlo se si trova in una commissione di liceo classico.

Orali Maturità 2018: quali materie studiare?

Le materie da studiare sono sicuramente quelle dei professori che fanno parte della commissione, quindi mettete in secondo piano il ripasso generale per quanto riguarda le materie non insegnate dai commissari esterni e interni. Tenete conto, ovviamente, degli eventuali secondi insegnamenti di un docente così da non cadere su una domanda di storia da parte, per esempio, del commissario d'italiano che magari insegna anche storia e quindi può testare le vostre conoscenze. Non fatevi sfuggire la materia insegnata dal presidente della commissione, perché preso dall'entusiasmo della vostra tesina o collegandosi alle domande di altri docenti, potrebbe sottoporvi qualche quesito. In altre parole, vi conviene rimanere sul pezzo in tutte quelle materie e sugli argomenti di cui potrebbero essere esperti i docenti della commissione, soprattutto gli esterni che, non conoscendovi, potrebbero farvi qualche domanda più puntigliosa rispetto a quelli interni che, in teoria, dovrebbero aiutarvi evitando di chiedere gli argomenti più difficili.
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