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Prima Prova Maturità 2019: tracce svolte su Rita Levi Montalcini

17 giugno 2019

Tracce Prima Prova Maturità 2019: temi svolti sui 110 anni dalla nascita di Rita Levi Montalcini

Tra i possibili temi che il Miur potrebbe inserire in Prima Prova di Maturità 2019, non bisogna trascurare certamente quelli su importanti personaggi storici che in questo anno sono stati ricordati per particolari anniversari: tra questi certamente il 110° anniversario della nascita di Rita Levi Montalcini non può certo passare inosservato. Importante medico neurologo, scienziata e ricercatrice di primissimo livello, che tanti riconoscimenti e fasti ha portato alla nostra nazione, non può certo essere lasciata nel dimenticatoio. Ecco perché noi di ScuolaZoo vi proponiamo alcune tracce svolte che sicuramente possono aiutarvi nell’eventualità vi imbatteste in questo tema. Qui trovate tutte le tracce di Prima Prova 2019:

Tema su Rita Levi Montalcini: riassunto per la Maturità 2019

Rita Levi Montalcini nacque il 22 aprile del 1909 da una famiglia ebrea sefardita da Adamo Levi, ingegnere elettrotecnico e matematico, e da Adele Montalcini, pittrice, assieme ad una sorella gemella, Paola, nota pittrice morta nel 2000. “La mancanza di complessi, una notevole tenacia nel perseguire la strada che ritenevo giusta e la noncuranza per le difficoltà che avrei incontrato nella realizzazione dei miei progetti, lati del carattere che ritengo di aver ereditato da mio padre, mi hanno enormemente aiutato a far fronte agli anni difficili della vita.”: tale commento riassume ed esprime al meglio le basi che la Montalcini ebbe per crescere e diventare la donna simbolo che tutti abbiamo ammirato nel ventesimo secolo. Ciononostante, fu inizialmente fortemente osteggiata negli studi dal padre, che avendo un’educazione di stampo vittoriano non voleva che la carriera di studente impedisse il ruolo eventuale di moglie e madre. Riuscì comunque ad iscriversi all’università di Torino ed a laurearsi in sei anni, nel 1936, col massimo dei voti. La Montalcini si specializzò in seguito in neurologia e psichiatria, ma a seguito dell’emanazione delle leggi razziali nel 1938 fu costretta a emigrare con Giuseppe Levi, suo maestro, in Belgio per proseguire gli studi, e potè tornare solo nel 1938 a Torino, pur con numerosi rischi, scappando poi a Firenze. Solo nel 1944, fu fuori dal pericolo razziale e libera di tornare tranquillamente a Torino per studiare. Nel 1947 accettò un incarico alla Washington University e negli anni successivi lavorò anche a New York e Rio de Janeiro. Quella che doveva essere una breve permanenza si rivelò poi un soggiorno trentennale. Fino al 1977 rimase negli Stati Uniti, dove realizzò gli esperimenti fondamentali che la condussero, nel 1951-52, durante la sperimentazione di un trapianto di tumore di topo sul sistema nervoso dell’embrione di un pulcino, alla scoperta del fattore di crescita nervoso, una proteina che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche. Grazie a questa scoperta vinse nel 1986 il Premio Nobel per la Medicina. Non si sposò mai, dedicando tutta se stessa alla ricerca ed alla medicina. Unica macchia della sua carriera fu il cosiddetto “scandalo Fidia”: ella sponsorizzò un farmaco, il Cronassial, della causa farmaceutica Fidia. Della Valle, il proprietario, si rivolse alla Montalcini proprio perché diventasse garante del farmaco e versò 50 milioni nelle casse della Fondazione Levi, finanziando così le ricerche della scienziata: il farmaco si rivelò però estremamente pericoloso, e venne ritirato dal commercio. Anche in Italia fu molto attiva a livello lavorativo, dirigendo dal 1961 al 1969 il Centro di Ricerche di neurobiologia creato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità, rivestendo dal 1969 al 1979 la carica di direttrice del Laboratorio di Biologia cellulare del CNR e, dopo essersi ritirata da questo incarico per i limiti d’età raggiunti, continuando i propri studi tanto da diventare Guest professor. Infine dal 1989 al 1995 lavorò come super esperto presso l’Istituto di Neurobiologia del CNR, concentrando le proprie ricerche sullo spettro d’azione dell’NGF. A 90 anni cominciò a perdere progressivamente la vista a causa di una maculopatia degenerativa, che combatté strenuamente (“Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente”). Fu, infine, molto attiva anche a livello pubblico: campagne contro le mine antiuomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società, nel 1992 la creazione insieme alla sorella Paola della Fondazione Rita Levi Montalcini, rivolta prima di tutto alla formazione dei giovani e al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane (giovani donne che potessero trainare la propria terra verso uno sviluppo tecnologico e del sapere importante), nel 1998 la cofondazione della sezione italiana di Green Cross International (prevenzione di conflitti per lo sfruttamento delle risorse prime della Terra), nello stesso anno si schierò a favore della fine del proibizionismo, nel 2001 e nel 2005 fu testimonial di spot televisivi rispettivamente per Telecom Italia e Sky, i cui guadagni vennero entrambi devoluti in beneficenza. Morì il 30 dicembre 2012, all’età di 103 anni, nella sua abitazione romana di Villa Massimo: le sue ceneri sono ora sepolte nella sua terra natia, al cimitero monumentale di Torino.

Testo argomentativo Maturità 2019 su Rita Levi Montalcini

Tra le varie proposte, certamente la tipologia del testo argomentativo potrebbe essere gettonata su questa figura.
  • Titolo: il titolo è una parte fondamentale del tema: incentrarsi bene sulla richiesta del tema, ovvero sulla traccia e su cosa richiede, è di fondamentale importanza. Un buon titolo fornisce le basi per un ingresso ottimale alla lettura ed alla preparazione del lettore verso ciò che andrà a leggere. Tra le richieste più probabili, sicuramente potrebbe esserci quello sulla figura della donna, e su come la Montalcini sia stata precursore delle pari opportunità, lottando in primis con la figura paterna, e spiccando poi anche nel mondo del lavoro e della ricerca; anche lo scandalo Fidia potrebbe essere un buon terreno per proporre un testo argomentativo.
  • Svolgimento: lo svolgimento deve essere sicuramente attento ed aderente alla traccia, ed al titolo che vi abbiamo fornito: fondamentale sarà fare riferimenti non casuali ma relativi a quello che vogliamo sostenere nella nostra argomentazione: è facile uscire fuori tema, quindi attenzione. Sostenendo ad esempio il discorso sulle pari opportunità, tema sempre in voga, potreste fare riferimento a tante tematiche: differenza dei salari, preferenza verso l’assunzione di uomini per mancanza di problemi di maternità, preferenza verso la gratificazione di dipendenti maschi, e nella scelta di dirigenti uomini e non donne.
  • Consigli: importante, come sempre, il non lasciarsi prendere troppo la mano: il distacco in un tema, sia argomentativo che di attualità, è fondamentale, ed aiuta anche a mantenere il controllo di ciò che si scrive per non uscire fuori traccia.

Tema di attualità Maturità 2019 su Rita Levi Montalcini

  • Titolo: anche nel tema di attualità il titolo è una parte fondamentale: i documenti in possesso potrebbero portarvi a parlare delle malattie neurodegenerative (sempre più importante la loro incidenza sulla società odierna) e della figura della Montalcini nella ricerca, o ancora dello scandalo Fidia, o anche delle pari opportunità.
  • Svolgimento: usate solo i documenti che voi volete inserire, non è obbligatorio usarli tutti: importante è la costruzione organica di un pensiero logico e fluente su una tematica che vi appassiona o vi prende particolarmente. Quindi in primis concentratevi sul non fare un’accozzaglia di documenti privi di un filo che li lega e senza un vostro pensiero. Sappiate anche inserire qualche vostra perla.
  • Consigli: l’abilità nel giostrare i documenti, il titolo appropriato, l’inserimento di perle di sapere accanto ai documenti in un’architettura ben organizzata può fare la differenza, ma ricordate: non strafare docet!
(Foto Credits: Pixabay)
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