200 anni de L'infinito di Leopardi: analisi e commento svolti
Oggi ricorre uno degli 
anniversari più iconici del mondo letterario italiano: 
L'Infinito di 
Giacomo Leopardi compie ben 
200 anni. Nonostante il tempo passato dal primo momento in cui l'autore del 
romanticismo italiano si trovò a buttar giù quelle righe che poi sarebbero rimaste nella storia, ancora oggi tutti gli studenti si ritrovano a studiarlo a scuola, in vista soprattutto della 
Maturità 2019, in particolare per 
l'analisi del 
testo di 
Prima Prova. È molto probabile quindi che la vostra prof d'italiano vi abbia assegnato 
l'analisi e il 
commento del famoso canto leopardiano. Noi di ScuolaZoo corriamo in vostro aiuto, proponendovi 
l'analisi svolta, parafrasi e 
curiosità sulla poesia.
Tema su Giacomo Leopardi: tracce per la Maturità 2019
L'infinito festeggia il suo bicentenario: scopri le possibili tracce che potrebbero uscire per la Prima Prova 2019 se il Miur lo dovesse scegliere:
L'infinito di Leopardi: parafrasi del canto
Il 
testo originale del canto più famoso di 
Leopardi è molto semplice e intuitivo da comprendere, sta di fatto però che qualche cosa potrebbe sfuggire nell'immediato, quindi è meglio svolgere la 
parafrasi così da avere tutti i contenuti giusti sotto mano. Eccola qui svolta:
Parafrasi de L'infinito di Giacomo Leopardi
Sempre caro mi fu questo colle solitario e questa siepe che non permette di osservare cosa si trova al di là di essa, verso l'orizzonte. Ma stando seduto e fissando la siepe, immagino sterminati spazi al di là di essa, silenzi e profondissima quiete che vanno oltre la percezione umana, tanto che per poco al cuor non viene uno spavento e si smarrisce. E non appena sento il fruscio delle piante mosse dal vento, io paragono così quei silenzi a questi rumori: e mi viene in mente l'eterno, le ere già passate e future, quella attuale e ancora viva, con il suo suono. Così il mio pensiero si perde in questa immensità: ed è dolce naufragare in questo mare.
Analisi Infinito Leopardi: commento e tematiche principali
L'Infinito di Leopardi è uno dei 
canti più famosi dell'icona del romanticismo italiano. Rimane lì, incastonato in un tempo eterno e, in qualunque epoca esso venga letto, riesce a rimanere attuale. Prima però di parlare delle 
caratteristiche poetiche del testo, ecco 
l'analisi:
 	- metrica: 15 endecasillabi sciolti;
 
 	- tipo di sintassi: paratassi;
 
 	- figure retoriche: enjembement, allitterazioni, assonanza (ripetizione della s), iperbati, climax ascendente, metafore, polisindeto (ripetizione della e).
 
Gli 
elementi di 
poetica presenti nel testo sono riconducibili a queste tematiche:
 	- la natura: ermo colle, la siepe, il vento, le piante, le stagioni, il mare, tutti riferiti al mondo reale a cui fa riferimento il poeta;
 
 	- lo spazio: il vicino, ciò che vede, e il lontano, ciò che la sua mente immagina;
 
 	- il tempo: il poeta racconta il presente e il passato, ricordando che "sempre caro" gli fu quell'ermo colle che ora ha una connotazione negativa perché esclude lo sguardo, non gli permette di osservare l'orizzonte. L'insieme del passato, presente e futuro gli permette di vivere tranquillamente la vita (e il naufragar mi è dolce in questo mar);
 
Curiosità su L'Infinito: le cose che non sapevi sulla poesia di Leopardi
Cosa si nasconde dietro una poesia così iconica come l'Infinito di Leopardi? Ecco le 
curiosità sul canto:
 	- il componimento poetico fu scritto da Leopardi quando aveva solo 20 anni;
 
 	- il colle a cui si riferisce Leopardi nella poesia è il Monte Tabor, a Recanati;
 
 	- la poesia fu scritta a Recanati, sua città natale e dove visse i primi anni della sua giovinezza.
 
 	- fa parte della raccolta Idilli ispirati alle composizioni dei poeti latini Virgilio, Calpurnio Siculo e Nemesiano;
 
 	- il linguaggio usato dal poeta spazia da quello letterario a quello colloquiale, scelta inusuale per l'epoca;
 
 	- il manoscritto si trova attualmente a Napoli, presso la Biblioteca nazionale;
 
 	- esistono diversi manoscritti de L'Infinito sparsi in diversi archivi nazionali.
 
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