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Innominato de I Promessi Sposi: descrizione breve e riassunto del personaggio

3 dicembre 2018

I Promessi Sposi, l'Innominato: descrizione del personaggio

L'Innominato è certamente un personaggio importante nella trama de I Promessi Sposi, sia per le sorti dei protagonisti (Lucia in primis), sia per il significato che questa figura ha all'interno della morale manzoniana: passa da cattivo senza speranza a redento, grazie alla conversione avvenuta per merito di Lucia. L'innominato, di cui non conosciamo mai il vero nome, è uno dei personaggi più complessi e interessanti del romanzo di Alessandro Manzoni e di certo qualche prof di italiano vi chiederà una descrizione della figura, oppure una sua analisi con riassunto della psicologia e dei motivi del suo pentimento. Non sapete da che parte iniziare? Cosa ci stiamo a fare noi? Eccovi tutto quello che dovete sapere per svolgere una traccia sull'Innominato! Devi svolgere un tema sull'Innominato e non sai da dove partire? Prendi spunto dalla nostra traccia svolta: Se volete trovare altre tracce sui Promessi Sposi, non perdete: l'innominato promessi sposi

Descrizione breve dell'Innominato

L’innominato risulta essere, nell’ambito della trama, una delle figure più importanti della vicenda, diventando salvatore, protettore e liberatore della giovane Lucia, partendo però da una posizione diametralmente opposta. Egli è un signore, probabilmente un conte, molto potente, così tanto da non temere la legge terrena, preferendo seguire solo la sua, e i propri voleri: nessuno Stato di diritto gli può precludere alcunché; ecco perché Don Rodrigo si rivolge a lui per riuscire a compiere la malefatta che aveva in mente. Secondo alcuni storici, il Manzoni prese spunto da una figura storica, ovvero Francesco Bernardino Visconti (1579-1647 circa) dei Visconti di Brignano. Questa famiglia aveva ascendenti comuni con la famiglia Visconti di Saliceto, a cui apparteneva la nonna paterna di Giulia Beccaria, madre di Manzoni. Bernardino Visconti venne più volte indicato, in alcune grida, come un brigante che agiva insieme a una banda di bravi e che a un certo punto si convertì grazie al cardinal Borromeo. Nel romanzo Manzoni ha deciso di omettere il vero nome e di chiamarlo solamente Innominato per suscitare timore ancestrale verso il lettore, avvolgendo il personaggio in un’aura di mistero e violenza, accompagnata anche dalle descrizioni che si fanno di lui in varie parti del racconto.

Analisi Innominato de I Promessi Sposi

“Presenta volontà indomabile, desiderio e ricerca di solitudine, orgoglio e amore d'indipendenza, malvagità dovuta ad arroganza e fierezza, ma nata dallo sdegno e dall'invidia verso le tante prepotenze a cui assiste. Non si compiace della scelleratezza e tiranneggia per non essere tiranneggiato”. “ Il suo stesso castello presenta una solitudine eccelsa di paesaggio e d'anima. Il paesaggio è singolare e fa da sfondo alla vicenda eccezionale: si tratta di un paesaggio d'arte e fantasia. La personalità dell'Innominato impronta di sé tutta la realtà circostante e il paesaggio è un'introduzione psicologica alla vicenda”. Tutto ciò descrive perfettamente l’uomo, una figura al di sopra del bene e del male, una figura quasi mitologica che rispetta solo i propri voleri ed è abituata ad assecondarli: egli pare indifferente, quasi nauseato dalla vista di Don Rodrigo che in maniera fastidiosa gli chiede il favore di rapire la giovane. È in realtà nauseato dalla sua vita, posizionato all’inizio di un percorso di illuminazione e conversione che la vicenda accelererà vertiginosamente: egli è stanco di quella vita, ma al contempo infastidito da quei pensieri che inizialmente legge come debolezza da anzianità, e ricollega alla paura di morte, rigettandoli. Quando però, prima i bravi, poi Lucia stessa lo muovono a pietà, egli cade in misericordia, cominciando a riflettere sul suo operato di una vita: nella famosa “notte di redenzione”, egli attraversa quattro fasi:
  1. la comprensione della vanità del continuo agire nel male
  2. l’esame di coscienza
  3. la disperazione ed il tentativo di suicidio, che allontanerà poi con una profonda riflessione: se Dio gli concede la vita ancora, lo farebbe per permettergli la redenzione; un suicidio peggiorerebbe solo la sua posizione, come un rifiuto dell’ulteriore opportunità donatagli.
  4. il pensiero di Dio.
L’uomo aspetta quindi trepidante la mattina per annunciare alla giovane la sua protezione e liberazione: all’alba sente i paesi limitrofi che suonano in festa e, saputo della visita del Cardinal Borromeo, decide di volerlo incontrare per espiare i propri peccati e cominciare effettivamente un cammino di redenzione. Si recherà da solo, senza la sua squadraccia di bravi, dal cardinale, che lo accoglierà con gentilezza e, durante un’illuminata e sincera chiacchierata, porterà definitivamente l’uomo alla redenzione ed al perdono divino.

Ruolo dell'Innominato ne I Promessi Sposi

Il ruolo dell’Innominato nella trama è evidente: è il potente che indirizza la vicenda verso il finale, inizialmente negativo. Egli non ha limiti imposti da alcuna legge, pertanto può quello che vuole ed incute ai più, eccetto al cardinale ad esempio, una reale paura. Andando ad analizzare più a fondo, egli è figura in cambiamento e maturazione, dimostrazione di come un uomo possa redimersi, migliorare, riconoscere i propri errori e cominciare sin da subito ad operare nella maniera opposta per salvare il senso della propria esistenza, in principio sbagliata. Una figura in netto contrasto con le innumerevoli figure passive che possono essere trovate ne I promessi sposi, a partire da Don Abbondio.

L'Innominato: riassunto dei capitoli in cui è presente

Volete leggere il riassunto dei capitoli in cui viene presentato l'Innominato, il rapimento di Lucia e il suo percorso verso la conversione? Qui trovate le sintesi nei dettagli che state cercando per prendere un bel voto ai Promessi Sposi:
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