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Scuola, rientro a settembre: cosa prevede la bozza del MIUR

24 giugno 2020

Scuola: come sarà il rientro a settembre e le prime linee guida del Miur

La scuola è ufficialmente terminata e il Miur sta già lavorando alle linee guida per il rientro a settembre. Per ora non abbiamo notizie ufficiali e direttive definitive, ma possiamo inizare a farci un'idea di come sarà la scuola a settembre e cosa cambierà. Il Ministero sta lavorando a tutti gli scenari: da quello migliore, che dovrebbe realizzarsi con più probabilità, a quello peggiore, ovvero se si dovesse ritornare al lockdown a causa di una nuova ondata di contagi da Coronavirus. Vediamo insieme quali sono le prime linee guida per la riapertura delle scuole e il possibile piano B. Non perdere: settembre 2020 rientro scuola linee guida miur

Come si tornerà in classe: le direttive del Miur

Nella bozza delle linee guida per il ritorno a scuola a settembre, il Miur ha chiarito che le scuole dovranno gestire in autonomia la parte organizzativa e pratica del rientro, rispettando però questi punti:
  • riconfigurazione della classe organizzata in più gruppi di apprendimento
  • articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o da altre classi
  • frequenza scolastica a turni
  • integrazione tra lezioni in presenza e lezioni a distanza (solo per le scuole superiori)
  • aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari
  • estensione del tempo di lezione al sabato

Quando si tornerà a scuola?

La data di rientro a scuola a settembre non sarà uguale per tutti: il Ministero comunicherà prossimamente la data d'inizio delle lezioni, che sarà diversa per ogni territorio. Dovremmo aspettare quindi che il Ministero faccia una riunione di coordinamento con le regioni per stabilire il calendario scolastico 2020/2021.

Quando partiranno e a chi sono destinati i corsi di recupero?

Come già annunciato dal Miur negli scorsi decreti, dal 1 settembre 2020 partiranno i corsi di recupero per gli studenti che hanno concluso quest'anno scolastico con alcune insufficienze. Nella bozza del decreto si legge che a questi corsi possono partecipare anche coloro che non hanno avuto insufficienze ma vogliono integrare e consolidare alcuni argomenti. Non è chiaro però se può partecipare tutta la classe, se la scelta è a discrezione degli studenti o se saranno i docenti a stilare una lista dei ragazzi che devono prendere parte a questi corsi di recupero.

Dove si farà lezione?

Visto che le classi dovranno essere organizzate in turni diversi e molte strutture scolastiche non sono dotate di tanti ambienti per fare lezione, il Miur sta valutando insieme agli Enti territoriali alcune alternative:
  • utilizzare altri spazi per fare lezione, come parchi, teatri, biblioteche, cinema e musei al fine di favorire ulteriori attività didattiche o alternative alle attività tradizionali
  • integrare al personale scolastico anche il personale finalizzato allo svolgimento di altre attività formative (sport, musica, corsi pomeridiani)

Misure di sicurezza per settembre: quali sono?

Oltre alle direttive espresse dal Comitato Tecnico Scientifico nel documento del 28 maggio 2020 (di cui vi abbiamo parlato qui), il Miur ha indicato le misure da rispettare necessariamente per garantire la sicurezza e la prevenzione dei contagi. Ecco quali sono:
  • evitare assembramenti durante l'ingresso e l'uscita da scuola
  • favorire il distanziamento sociale
  • creare spazi supplementari per fare lezione favorendo il distanziamento sociale (anche all'aperto)
  • formazione degli studenti in ambito di sicurezza per la salute e la prevenzione
  • divieto di riunioni e assemblee

Come verranno coordinati i lavori?

Il Miur su questo è stato molto chiaro: l'idea su cui si fondano tutte le linee guida prevede un rientro in classe nel mese di settembre ma tutte le attività riprenderanno normalmente nel rispetto delle norme di sicurezza per la prevenzione dei contagi. Il Miur, però, terrà conto anche del benessere degli studenti, evitando di adottare misure troppo drastiche che potrebbero invece influire negativamente sul rendimento degli alunni. Per permettere ciò, il Ministero incaricherà le singole regioni per costituire dei tavoli di lavoro finalizzati a trovare delle soluzioni ottimali e permettere un sicuro ritorno in classe, sia per i ragazzi che per i docenti. Ecco di cosa si occuperanno questi tavoli di lavoro:
  • edilizia e arredi scolastici
  • trasporto degli studenti
  • assistenza agli alunni con disabilità
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