Maturità 2019, colloquio orale con le buste: chi potrà evitarle?
Quest'anno, per la
Maturità 2019, è difficile trovare qualcosa che non faccia paura. Gli studenti sono terrorizzati da tutte le novità apportate dalla
Riforma del MIUR per l'Esame di Stato in arrivo e quindi anche il
colloquio orale, che un tempo era considerato come l'ultimo step, quasi il più facile, per chiudere le
Prove di Maturità, diventa fonte di panico. Come ormai avrete capito l'
Orale di Maturità 2019 prenderà il via grazie a degli argomenti misteriosi che si trovano all'interno di una
busta speciale preparata dalla
commissione e quindi, addio
tesina classica! Questa regola delle buste però sembra non valere per tutti. Alcuni studenti che affronteranno la
Maturità 2019, infatti, non inizieranno il
colloquio con l'estrazione delle buste. Come mai? Perché sono esenti? E soprattutto a chi spetta questa possibilità? Cerchiamo di capirlo insieme.
Il Miur annuncerà i commissari con un video? Ecco cosa sapere:
Se vuoi conoscere le ultime news del MIUR sull'Orale 2019 trovi tutto qui:
Buste Colloquio Maturità 2019: i candidati che non le avranno
L'
Orale di Maturità 2019 prenderà il via con una serie di
buste misteriose al cui interno sono stati inseriti degli
argomenti scelti dalla
commissione, basandosi sul famoso
documento del 15 maggio. Ogni candidato in sede di colloquio vedrà aprirsi la busta e subito dopo scoprirà da che argomento cominciare il proprio
esame Orale. Ci potrà essere un'immagine, un testo, un documento particolare... e partendo da quello spunto il candidato, sollecitato dalle
domande della commissione, dovrà cercare di
collegare quante più
materie possibili. Poi ci sarà la presentazione di una relazione sull
'alternanza scuola lavoro, delle domande su
Cittadinanza e Costituzione e poi la discussione inerente lo svolgimento delle
prove scritte. Non vale però per tutti gli studenti. I
maturandi con DSA, ossia con disturbi specifici dell'apprendimento, sono infatti esenti dal
sorteggio delle buste. Per loro il
Colloquio di Maturità 2019 comincerà con un argomento proposto dalla commissione basandosi sul loro
Piano Didattico Personalizzato. Questi studenti infatti hanno un programma leggermente diverso da quello degli altri maturandi e per loro, agire con delle
buste chiuse e delle domande a sorpresa che spazino da un argomento all'altro potrebbe essere complicato da gestire. Non per mancanza di studio o di conoscenza, ma semplicemente perché chi soffre di un disturbo specifico dell'apprendimento può avere una metodologia di apprendimento diversa da quella degli altri.
(Fonte immagini Pixabay)