#Maturità

Rientro a scuola a settembre, ecco le linee guida definitive

26 giugno 2020

Come si rientra a scuola a settembre? L'annuncio della Ministra Azzolina

Se avete seguito un po' il dibattito sulla scuola negli ultimi giorni, sapete che si è parlato molto delle linee guida per il rientro a settembre in classe: distanziamento, classi dimezzate, lezioni su turni, didattica a distanza parziale alle superiori e altri provvedimenti che potete leggere in questo altro nostro articolo. Presidi e Regioni non erano d'accordo con la bozza del Miur e quindi, dopo un lungo confronto, alcune parti del documento sono state modificate. Vi state chiedendo come si rientra a scuola e quando? La Ministra Azzolina ha annunciato le novità in conferenza stampa da Palazzo Chigi (insieme al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte) nel pomeriggio di venerdì 26 giugno. Non perdere:

Primo giorno di scuola 2020: quando si rientra? 

Scordatevi i calendari regionali, almeno per questo inizio dell'anno scolastico: la data concordata nella Conferenza Stato-Regioni è lunedì 14 settembre. Dal 1° settembre, invece, si procederà con i corsi di recupero per chi ha avuto insufficienze in pagella a giugno. Per approfondire:

Come si rientra a scuola a settembre 2020: le misure previste

Per quanto riguarda invece le misure concordate nella Conferenza Stato-Regioni, ecco quali sono le linee guida annunciate dalla Ministra Azzolina in conferenza stampa.

Pulizia e messa in sicurezza delle scuole

La Ministra Azzolina ha detto che «le scuole dovranno essere pulite» e che saranno messi a disposizioni 2 milioni di euro in prodotti igienizzanti per le scuole.

Aumento degli spazi per fare lezione

Il Miur ha creato un software per tracciare la dimensione di ogni classe italiana e capire come poter garantire un metro di distanza tra gli studenti. «Circa il 15% degli studenti, dalla rilevazione effettuata, rimarrebbe fuori dagli attuali spazi per garantire il distanziamento sociale», ha spiegato la Azzolina. Per questo saranno creati più spazi adottando le seguenti misure:
  • Investimenti di edilizia scolastica (lavori di ristrutturazione e miglioramento delle scuole)
  • Rivalorizzazione di ex spazi ed edifici scolastici
  • Messa a disposizione di spazi culturali come teatri, cinema, musei e parchi in base alle decisioni degli enti locali
  • Assunzioni di 50mila persone, tra docenti e personale scolastico, per garantire lezioni a tutti.

Flessibilità dell'orario scolastico

«Non ho mai parlato di doppi turni, né di sdoppiamento delle classi» ha detto la Azzolina, ma è convinta di dover intervenire per evitare classi troppo numerose, formate da 30 persone. Saranno enti locali e scuole a scegliere le soluzioni più adatte. In Conferenza Stato-Regioni si è chiarito che la didattica a distanza sarà usata solo in «casi estremi» e che anche il prolungamento delle lezioni al sabato sia solo residuale. C'è invece la possibilità, in base alle linee previste dal Comitato Tecnico Scientifico, che si entri a scuola tra le 9 e le 10 di mattina per evitare gli orari di punta (ma su questo si aspettano conferme).

Altre misure per il rientro a settembre: i punti ancora in sospeso

La Ministra Azzolina, nel suo intervento, ha individuato i macro-temi dell'apertura a settembre, ma non è entrata nei dettagli su alcuni punti. Resta infatti da capire se:
  • la mascherina sarà obbligatoria? Secondo il CTS deve essere obbligatoria sia in classe che nei corridoi. Unica eccezione sono i bambini delle scuole d'infanzia. Tuttavia, nel testo definitivo si dovrebbe rimandare ad agosto la decisione sull'uso o meno delle mascherine in classe (a seconda della situazione epidemiologica).
  • Ci sarà misurata la febbre? Sempre secondo il CTS non c'è bisogno che la febbre sia misurata all'ingresso della scuola, ma non si potrà andare a scuola se si ha febbre, raffreddore o febbre superiore a 37,5°.
  • Come viene calcolato il metro di distanza? Si è parlato di distanziamento di almeno 1 metro non tra i banchi (che saranno singoli) ma dalle "rime buccali", cioè tra la bocca di uno studente e l'altro. Vedremo se sarà confermato questo concetto.
  • Dove faremo educazione fisica e ricreazione? Secondo il CTS, andrebbero evitati il più possibile luoghi chiusi, quindi anche per educazione fisica e ricreazione, è preferibile un luogo all'aperto (es. parco, centro sportivo all'aperto, cortile della scuola...)
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