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Prima Prova Maturità 2019 su Oriana Fallaci: traccia, opere e possibili svolgimenti

6 giugno 2019

Prima prova Maturità 2019: possibili svolgimenti di traccia su Oriana Fallaci

Tra i giovani maturandi serpeggia ansia alla domanda: quale autore il Miur inserirà nella Prima Prova della Maturità 2019? Questo non si può sapere con certezza, però ci si può preparare allo svolgimento di alcuni temi su alcuni autori importanti: tra questi certamente Oriana Fallaci merita un posto di rilievo, essendoci questo anno anche il novantesimo anniversario dalla sua nascita. Ecco quindi alcune informazioni base per una traccia svolta fornite da noi di ScuolaZoo! Quali sono gli altri autori di cui ricorre un anniversario proprio quest'anno?

Prima Prova 2019, Oriana Fallaci: quale traccia uscirà?

Nel presentarvi una traccia sull'autrice, il Miur potrebbe proporvi una tipologia A, chiedendovi, a fronte di un testo, di analizzarlo rispondendo alle domande, o ancora una tipologia B, in cui vi chiederà di stendere un testo argomentativo ovviamente sempre su di lei, partendo dalla traccia proposta, o infine una tipologia C, nella quale vi verrà chiesto, con l’aiuto di alcuni documenti, di creare un testo argomentativo.

Autore Prima Prova Maturità 2019: la biografia di Oriana Fallaci

Nasce a Firenze il 26 giugno 1929, in piena era fascista: gli anni della sua infanzia sono quelli del regime di Mussolini, esperienza fondamentale per la sua crescita e il suo futuro stile ribelle e veemente. L’aria casalinga è fermamente antifascista: il padre stesso è un attivo antifascista, tanto da coinvolgere la figlia a soli dieci anni in compiti di vedetta durante la resistenza, cui si unisce poco tempo dopo lei stessa per sua volontà, diventando membro del corpo di resistenza contro i nazisti: forse è da quegli avvenimenti che si può far risalire la sua celebre tempra di donna di ferro, che poi la contraddistinguerà negli anni della maturità e della celebrità. Il padre, infatti, viene catturato e torturato dai nazisti, salvandosi fortunatamente, e perciò insignito di un riconoscimento d'onore dall'Esercito Italiano assieme alla stessa figlia (quando lei ha solo quattordici anni!). Dopo il conflitto, decide di diventare scrittrice: dapprima si afferma come giornalista di fama internazionale, grazie a memorabili reportage di alcuni eventi storici contemporanei, poi scrittrice di romanzi e libri in più tarda età. Fra i più grandi successi giornalistici ricordiamo l’infiammata intervista all’Ayatollah Khomeini, leader del regime teocratico iraniano e poco incline a riconoscere diritti e dignità alle donne, contrariamente alla Fallaci: in quell’intervista ed in articoli seguenti, la scrittrice ha il coraggio di attaccarlo apertamente. Altro evento importante è l'incontro con Henry Kissinger, indotto dalla giornalista, con incalzanti domande, a parlare di argomenti mai affrontati con altri interlocutori, come alcune questioni riguardanti la sua vita privata (anche se la stessa Fallaci disse in seguito di non essere stata molto soddisfatta di quell’intervista). In seguito tutte le sue storiche interviste con i potenti sono state raccolte nel libro “Intervista con la storia”. La sua carriera come scrittrice vera e propria arriva più tardi, intersecando il suo passato e le sue esperienze con la verve letteraria che l'ha contraddistinta in ogni ambito della sua storia. Va a vivere a New York, definendola la sua seconda casa assieme a Firenze, e nell’evento dell’attentato terroristico del 2001 scrive una lettera all'allora direttore del "Corriere della Sera" Ferruccio De Bortoli. Oriana Fallaci rompe così il silenzio che durava da tempo. Lo fa nel suo stile, uno stile viscerale e potente che non lascia mai indifferenti e che ha sollevato una vasta eco in tutto il mondo. Muore a Firenze a causa di un male incurabile all’età di 77 anni, il 15 settembre del 2006.

Tracce Prima prova maturità 2019: poetica e pensiero di Oriana Fallaci

L’atteggiamento di fondo nel modo di condurre le interviste la contraddistinse in maniera netta: come lei stessa affermò “Su ogni esperienza personale lascio brandelli d'anima e partecipo a ciò che vedo o sento come se riguardasse me personalmente e dovessi prendere una posizione (infatti ne prendo sempre una basata su una precisa scelta morale).” La scrittura della Fallaci nasce sempre da precise motivazioni di ordine etico e morale, il tutto coadiuvato da una forte tempra che da sempre la aveva contraddistinta: “è quello di raccontare una storia con un significato [...], è una grande emozione, un'emozione psicologica o politica e intellettuale. 'Niente e così sia', il libro sul Vietnam, per me non è nemmeno un libro sul Vietnam, è un libro sulla guerra.” Altri esempi che calzano a pennello, investendo in più anche la sua sfera privata, sono la scrittura dei due libri “Lettera ad un bambino mai nato” e “Un uomo”, due episodi tragici della sua esistenza: il primo, la perdita del figlio a causa di un aborto, e il secondo, la morte del suo compagno, un amore profondo verso un uomo enigmatico e controverso come Alekos Panagulis. I suoi libri sono stati tradotti in più di trenta paesi, e conseguì anche una laurea honoris causa in Letteratura ricevuta dal Columbia College of Chicago.

Tracce Prima prova maturità 2019: opere più importanti di Oriana Fallaci

  • I sette peccati di Hollywood
  • Il sesso inutile
  • Penelope alla guerra
  • Gli antipatici
  • Se il sole muore
  • Niente e così sia
  • Quel giorno sulla luna
  • Intervista con la storia
  • Lettera a un bambino mai nato
  • Un uomo
  • Insciallah
  • La rabbia e l'orgoglio
  • La forza della ragione
  • Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci
  • Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse
  • Un cappello pieno di ciliegie
(Credits Immagini: Wikipedia)
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