#Test d'Ingresso

Test Scienze della Formazione Primaria 2019: data, bando e nuovi posti disponibili

12 settembre 2019

Scienze della Formazione Primaria 2019: tutto sul test d'ingresso

Anche l'ultima delle prove a numero chiuso è arrivata: il 13 settembre è il giorno del Test di Scienze della Formazione Primaria 2019. Tutti coloro che sognano di diventare insegnanti, dovranno affrontare le domande che li separano dall'ingresso nella facoltà dei loro sogni. Prima di scoprire se i quesiti saranno difficili o meno, ripassiamo insieme tutte le informazioni sul test d'ingresso, dai posti disponibili ai risultati, fino alla graduatoria, per capire cosa è disciplinato dal bando del Miur e quali aspetti dipendono dal bando delle singole università. Nel frattempo, non perdere tutte le info essenziali per poter essere ammesso al test: test ingresso scienze formazione primaria 2019

Data Test Scienze della Formazione 2019

Il Miur ha reso note alcune informazioni riguardanti il corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria che, come ogni anno, sarà a numero chiuso. Gli studenti che desiderano accedere alla facoltà devono prima sostenere un test d'ingresso, da cui deriverà un punteggio che permette l'inserimento in graduatoria per ottenere un posto. La data ufficiale del test per l'anno accademico 2019/2020 è il 13 settembre 2019.

Bando Scienze della Formazione Primaria 2019: cosa sapere

Per scienze della formazione primaria, i bandi sono due, uno regolato dal Miur e unico per tutti gli atenei, e l'altro regolato dall'università per cui si concorre. Nel bando del Miur troverete tutte le informazioni riguardanti numero domande, data, posti disponibili, lo potete trovare qui spiegato nel dettaglio: Nel bando di ateneo troverete tutte le informazioni relative al vostro ateneo, come le date di scadenza per l'immatricolazione, le procedure di immatricolazione e le specifiche su come verrà svolto il test, tipo quali argomenti studiare.

Scienze della Formazione Primaria 2019: posti disponibili aumentati

La speranza di tutti gli studenti che ambiscono ad un posto in un corso con l'accesso programmato sperano che i posti disponibili aumentino di anno in anno. Un aumento del numero dei posti comporta un altrettanto aumento delle possibilità di ottenere un posto in uno degli atenei d'Italia dove i corsi sono attivati. Nel caso di Scienze della Formazione Primaria, dopo un primo annuncio dei posti disponibili, il Ministero ha comunicato con una nota un ulteriore aggiunta di posti. Ecco il numero definitivo:
  • 6.789 disponibili + 270 nuovi posti disponibili, si arriva ad un totale di 7059 per i cittadini UE e non UE.

Domande Scienze della Formazione: cosa studiare per il test

La cosa che interessa maggiormente agli studenti è capire cosa si deve studiare per passare il test. Le domande e la suddivisione dei quesiti per materie vengono stabiliti dal Miur. Nel bando infatti è riportato che le macroaree degli argomenti del test sono queste:
  • Competenza linguistica e ragionamento logico;
  • Cultura letteraria, storico-sociale e geografica;
  • Cultura matematico-scientifica.
Nello specifico, le domande nel test saranno così suddivise:
  • 40 quesiti su competenza linguistica e ragionamento logico
  • 20 quesiti su cultura letteraria, storico-sociale e geografica
  • 20 quesiti su cultura matematico-scientifica
Le informazioni più dettagliate, tipo quali argomenti studiare per ogni materia, sono invece riportate nel bando di ateneo.

Graduatoria Scienze della Formazione Primaria: come funziona e quando esce

La graduatoria è stabilita e regolamentata dalle singole università, ma per essere ammessi bisogna comunque raggiungere un punteggio minimo al test, che viene successivamente stabilito dal Miur, e in caso di parità si applicano questi criteri:
  • prevale in ordine decrescente il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione, rispettivamente, dei quesiti relativi agli argomenti di competenza linguistica e ragionamento logico, cultura letteraria, storico-sociale e geografica, cultura scientifico-matematica
  • in caso di ulteriore parità prevale lo studente che ha conseguito una migliore votazione nell’esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore
  • in caso di ulteriore parità prevale lo studente anagraficamente più giovane.
(Credits Immagini: Pixabay)
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