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Tema argomentativo sull'ambiente e l'inquinamento: documenti e svolgimento

10 marzo 2023

Testo argomentativo svolto sull'inquinamento ambientale

Il tema argomentativo è certamente un must della Prima Prova di Maturità: molti studenti lo scelgono come traccia da svolgere al posto di analisi del tempo e tema di attualità. Ecco perché sicuramente i professori vi assegneranno a casa o come compito a scuola un testo argomentativo da svolgere, così da farvi esercitare e preparare. Ve lo proponiamo con una traccia di grande attualità che potrebbe far parte del pool di proposte in sede d'esame, ed anche con la scaletta svolta. Se preferite scrivere da soli il tema, leggete le nostre guide:

Tema argomentativo sull'ambiente e l'inquinamento: la scaletta

La scaletta è certamente una parte fondamentale nello svolgimento di qualsiasi tema: nello specifico, la cosa da fare dopo la scelta della traccia è leggere il documenti fornitoci, e poi stendere una scaletta. Ecco il documento: “L’inquinamento ambientale è costituito dall’immissione di sostanze inquinanti nell’ambiente naturale, causando gravi squilibri nell’ecosistema, danni spesso irreversibili, e conseguenze negative per la salute degli esseri viventi, piante e animali, uomo compreso. Per inquinamento ambientale si intende la presenza di elementi inquinanti in tutto l’ambiente naturale: non solo nell’atmosfera, ma anche nell’acqua e nel terreno. Elementi che possono essere di qualunque genere: gas, polveri, residui di combustione, liquidi, ma anche radiazioni elettromagnetiche, sostanze radioattive, rumori e vibrazioni. Negli ultimi anni, il tema dell’inquinamento ambientale viene trattato frequentemente, in quanto rappresenta un fattore di degrado per l’ambiente e di serio pericolo per la salute. Escludendo le pochissime cause di inquinamento naturale, ad esempio le emissioni di zolfo e anidride carbonica causate dalle eruzioni vulcaniche, ad inquinare l’ambiente è sempre la mano dell’uomo. I processi industriali, il traffico, gli impianti di incenerimento dei rifiuti, le centrali termoelettriche, le raffinerie petrolifere, la lavorazione del ferro e della plastica, l’utilizzo di fertilizzanti chimici, la produzione di scorie nucleari, oltre al traffico stradale e al riscaldamento, sono fonti di inquinamento dell’ambiente ormai diffuse a livello mondiale.” Doc 1 https://www.informazioneambiente.it/inquinamento-ambientale/ Quindi, dopo aver letto le fonti, stendere la scaletta:

  • Introduzione: nell’introduzione noi andremo ad usare il documento, così da dare una definizione di inquinamento ambientale.
  • Svolgimento: nella parte centrale del tema, andiamo a costruire un discorso utilizzando quello che ci viene messo a disposizione nel documento sintetizzando quanto dice.
  • Conclusione: chiudiamo inserendo le nostre considerazioni, coadiuvate con le proposte e le soluzioni per arginare questa problematica.
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Introduzione testo argomentativo sull'ambiente e l'inquinamento

L’inquinamento ambientale è costituito dall’immissione di sostanze inquinanti nell’ambiente naturale, causando gravi squilibri nell’ecosistema, danni spesso irreversibili e conseguenze negative per la salute degli esseri viventi, piante e animali, uomo compreso. Per inquinamento ambientale si intende la presenza di elementi inquinanti in tutto l’ambiente naturale: non solo nell’atmosfera, ma anche nell’acqua e nel terreno. Questa risulta essere una tematica di fondamentale importanza, molto chiacchierata in questa epoca proprio a causa dell’importanza che sta assumendo, per colpa dell’uomo: gas, polveri, residui di combustione, liquidi, ma anche radiazioni elettromagnetiche, sostanze radioattive sono tutte sostanze immesse in quantità nocive dall’essere umano, di certo non da parte di qualche altra forma di vita. Gli unici inquinamenti che potrebbero essere causati dalla natura stessa sono atmosferici a seguito di enormi eruzioni vulcaniche.

Svolgimento tema sull'ambiente e l'inquinamento

Ma andiamo ora ad analizzare più nel dettaglio la cosa: parlando solo della nostra “piccola” Italia, i dati sono realmente allarmanti, sia per quanto riguarda la qualità dell’aria, che quella dei mari. Lo studio della qualità e della pulizia e purezza dei mari viene effettuato con la “Goletta verde”, un’imbarcazione adibita a farsi il giro di tutte le coste italiane, con raccolta dei campioni delle acque ogni 52 km ed analisi in loco di essi: dai dati 2018 risulta che “solo il 52% dei 261 punti campionati dai tecnici nelle 15 regioni costiere italiane è risultato entro i limiti di legge; il restante 48% è invece "fortemente inquinato” (39%) e "inquinato” (9%) e la causa di questi risultati è sicuramente da attribuire alla mala depurazione di cui ancora soffrono vaste aree del nostro Paese e per la quale l’Unione europea ci ha presentato un conto salatissimo. Sulla depurazione, l’Italia è oggetto di due condanne e di una terza procedura d’infrazione, che riguardano complessivamente 909 agglomerati urbani, di cui il 25% in Sicilia (231 agglomerati), 143 in Calabria (16%), e 122 in Campania (13%)”. Dunque, in Italia questo risulta essere un problema di grande importanza, un problema che a quanto pare interessa allo stesso modo molte nazioni nel mondo. Il nostro Paese, però, fonda la propria economia anche sui mari, sulla pesca, sul turismo, e quindi il tornaconto non è solo importante dal punto di vista della salute, ma anche su molti altri piani. Lo smog e l’inquinamento atmosferico, di pari passo, sono argomenti sempre all’ordine del giorno. Sempre nel nostro Belpaese “Sono 11 le città già fuorilegge per aver superato il limite di 35 giorni all’anno con concentrazioni medie di PM10 superiori a 50 microgrammi/metro cubo, a partire da Lodi (centralina di viale Vignati) con 57 giorni, seguita da Torino (Rebaudengo) con 56, Milano (Senato) con 47 e poi Padova (Arcella) con 44, Alessandria (D'Annunzio) e Venezia (V. Tagliamento) con 41, Frosinone (Scalo) con 40, Asti (Baussano) e Pavia (Piazza Minerva) con 39, Cremona (Fatebenefratelli) con 37 e Reggio Emilia (Timavo) con 36. Nonostante le piogge e quindi le condizioni favorevoli alla dispersione dell’inquinamento, lo smog nelle città italiane non sembra dare tregua, anzi verosimilmente da qui alla fine dell’anno molte altre città supereranno la soglia dei 35 giorni”. Pare anzi che anche in estate le condizioni non migliorino, anzi in Emilia Romagna, quasi in tutte le sue province, si mantengano al di sopra dei livelli di criticità. Ma perché continuare così? Perché non prendere dei provvedimenti? L’uomo deve avere a cuore la propria sopravvivenza, e deve quindi capire che essa è garantita, in questo momento, dalla presa di coscienza che il surriscaldamento globale può essere evitato se lui stesso prende provvedimenti: si calcola che nel 2100 la temperatura media terrestre sarà più alta di 5°, e che nel tempo la Terra possa diventare come Venere, ovvero un pianeta caldo, velenoso, fortemente inospitale. Il surriscaldamento, lo scongelamento delle calotte, il cambiamento climatico sono solo delle piccolissime avvisaglie: il nostro pianeta è al momento l’unica casa abitabile (e raggiungibile per le nostre tecnologie) che abbiamo, quindi ci converrà salvaguardarlo, per salvaguardare noi stessi. Ma i problemi sono molto meno remoti di quanto possiamo immaginare: gli inquinanti sono degli iniziatori o promotori tumorali molto efficaci: nell’aria che respiriamo, in quello che mangiamo o introduciamo nel nostro organismo possono ritrovarsi in quantità nocive per la nostra salute. Non a caso, vuoi per l’allungamento della vita media, vuoi per l’inquinamento, l’incidenza di numerosi tipi di tumore sta aumentando vertiginosamente. Questo è un altro argomento su cui riflettere.

Conclusione Testo argomentativo sull'ambiente e l'inquinamento

Come detto prima, l’uomo deve avere a cuore la propria sopravvivenza, un’esistenza tanto fragile su questo pianeta, quanto straordinaria: alterare le condizioni di inizio della vita sul nostro pianeta non è di certo un modo intelligente per garantirne il suo perdurare. Come fare? Innanzitutto, tramite l’adozione di fonti energetiche più pulite e naturali: “l’utilizzo dell’energia nel mondo sta cambiando come afferma Andrea Boraschi, responsabile Campagna Clima e Energia di Greenpeace. È evidente che dal 2012 si realizzano più impianti rinnovabili che fossili e la Cina ne è un esempio dato che nei prossimi tre anni investirà circa 300 milioni di dollari in fonti per l’80% rinnovabili.  Tuttavia, la nuova frontiera dell’energia è rappresentata dalla creazione di quartieri nei quali si pratica l’autoconsumo e lo scambio dell’energia, aumentando l’efficienza”. Non disperdere energia, produrla e riutilizzarla, non sprecarla, utilizzare un processo sia per ottenere energia che per eliminare le sostanze inquinanti sono il futuro. Evitare l’inquinamento dei mari da plastica e sostanze nocive, quello dell’aria, e così via. Il futuro è davanti a noi, gli interessi economici dovranno spostarsi presto verso queste nuove fonti energetiche (si pensi allo switch dei motori delle auto dal diesel/benzina all’elettrico), così da portare il mondo verso una nuova epoca, fatta di pulizia e sostenibilità. Se vuoi altre risorse sul tema, leggi anche:

(Foto Credits: Pixabay)

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