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Prove invalsi 2018: boicottaggi e proteste alle superiori, cosa sta succedendo

8 maggio 2018

Invalsi 2018 seconda superiore: iniziano i test e con loro le proteste da parte degli studenti

Ieri, 7 maggio, sono ufficialmente iniziate le prove invalsi anche per gli studenti della seconda superiore e, come annunciato giorni fa dall'Unione degli Studenti, coloro che si schierano contro questa forma di prova nazionale non sarebbero rimasti con le mani conserte. Infatti dopo i vari inviti da parte degli anti-invalsi a boicottare le prove consegnandole in bianco o con risposte sbagliate, ieri tanti studenti hanno messo in pratica delle vere e proprie proteste per gridare a gran voce che sono contrari agli Invalsi. Per far chiarezza sulla situazione, vi spiegheremo perché boicottare le Invalsi secondo l'Unione degli Studenti e cosa è successo ieri in alcune scuole superiori. Se volete scoprire che tipo di domande possono uscire nelle prove Invalsi, leggete qui: Durante le prove sono previsti degli scioperi, scoprite quando e se le Invalsi sono a rischio:

Prove invalsi 2018 seconda superiore: i motivi e in cosa consiste il boicottaggio

L'Unione degli studenti si è chiaramente schierata contro il test delle Invalsi. I motivi sono i più vari, ma i principali sono:
  • imparzialità della prova: l'unione sostiene che le prove non siano basate sui programmi che si fanno effettivamente in classe, ne risulta che gli esiti dei test invalsi non sono delle vere e proprie dimostrazioni di cosa sanno gli alunni visto che tanti argomenti non sarebbero stati spiegati dai professori durante l'anno;
  • messa in risalto della differenza tra nord e sud: i capi della protesta hanno notato che le prove invalsi purtroppo marcano la differenza tra le scuole settentrionali e meridionali, mettendo in "ridicolo" quelle che non hanno possibilità economiche di insegnare con mezzi alternativi alla lezione in classe o quelle che non dispongono di strumenti tali da preparare gli studenti a qualcosa di diverso rispetto ai programmi scolastici classici.

Invalsi 2018 superiori, boicottaggi e proteste: cosa è successo ieri?

Gli inviti da parte dell'Unione degli Studenti sono stati accolti da alcuni gruppi che, tra la notte del 6 maggio e la mattina del 7 maggio, hanno tentato di biocottare le prove in diversi modi. A Firenze, degli alunni sarebbero entrati nella notte lasciando una brutta sorpresa per il giorno dopo: dei vermi messi sul pavimento, sotto i mobili, nelle fessure e nei bagni. Il giorno successivo si è tentato di dimostrare l'impossibilità di fare lezione in quelle condizioni, ma la dirigenza, dopo aver richiesto una pulizia delle aule e dei locali infestati, ha lasciato che si proseguisse con i test. Un altra chiara dimostranza contro le invalsi si è tenuta a Roma, dove alcuni rappresentanti degli studenti hanno esposto degli striscioni contro gli invalsi, soprattutto contro il fatto che la digitalizzazione del test rende molto difficile l'opposizione al test lasciando il foglio bianco. In linea generale, uno studente su tre dichiara di non volersi presentare alle prove, alcuni di questi su inviti anche degli insegnanti - vi ricordiamo che anche alcuni di loro non sono d'accordo con questa forma di test nazionale. Cosa succederà nei prossimi giorni? Vi terremo aggiornati su questa questione man mano che le prove andranno avanti! Lo sapevate che anche il personale scolastico incrocierà le braccia contro le Invalsi? Leggete qui per scoprire tutti i dettagli:

Invalisi 2018 scuole superiori: i consigli per ripassare bene e dove esercitarsi

Se dovete ancora affrontare le prove invalsi e non sapete bene come organizzare il ripasso, abbiamo degli ottimi consigli per voi per esercitarvi:
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